Nella prima parte del dialogo i relatori hanno approfondito il tema delle regole: Cosa sono? A cosa servono? Chi le fa? Che cultura educativa sta promuovendo la scuola?
Il dialogo si moltiplica…
Si formano i piccoli gruppi con il compito di generare una domanda da rivolgere ai relatori alla conclusione dell’incontro.
Laura, psicologa, sviluppa alcune riflessioni con Silvia ed Emilio, entrambi psicologi e psicoterapeuti.
Dal loro confronto emerge che nella scuola attuale possiamo osservare una modalità educativa verticale: le regole, come molte altre nozioni, passano dall’insegnante al bambino.
“Già il fatto che la cattedra abbia una certa posizione, con i bambini tutti rivolti verso l’insegnante, non permette il dialogo”.
Possiamo, quindi, osservare una difficoltà nella co-costruzione delle esigenze e degli obiettivi tra insegnanti e studenti, che risulta ancora più evidente quando si coinvolgono altri contesti (es. la famiglia).
La domanda sorge spontanea: Come creare uno spazio che unisce le idee di studenti e insegnanti sulle regole?
Inoltre, in questo periodo storico, la didattica a distanza (DAD) è concepita come una sorta di stampella che tiene in piedi un modello educativo vacillante. Tale modalità didattica può diventare un’occasione di innovazione, generando occasioni di dialogo e di co-costruzione.
Pertanto, se cambiamo le cornici (le modalità), cambia anche il processo. Ma come proponiamo il cambiamento, senza cercare di aggiustare il vecchio modello di imposizione delle regole?
Seppur esistano diverse proposte innovative (es. scuola parentale, scuola all’aperto, ecc.) dobbiamo continuare a porci domande, chiedendoci cosa ha funzionato in queste proposte e cosa possiamo continuare a cambiare.
Il piccolo gruppo si conclude ma il dialogo continua…
I nostri partecipanti decidono di rivolgere la seguente domanda al grande gruppo: Come generare una domanda/esigenza negli attori coinvolti (in particolare insegnanti) per far si che passino dall’imporre le regole (o trasmetterle) al creare uno spazio di costruzione condivisa con gli studenti?