Il 13 Luglio si è concluso il primo ciclo dei Dialoghi IncontroLuce trattando il tema dell’inclusività a scuola. Si è puntato il faro su come la disabilità si inserisca nel contesto scolastico, anche nel periodo di Didattica a Distanza.
Durante il lock down il nodo su come la Didattica a distanza abbia o meno favorito l’inclusione è emerso su articoli, blog, riviste, generando anche diverse polemiche. Dialoghi IncontroLuce ha approfondito il tema grazie agli interventi della Dott.ssa Giuliana Fornaro e della Dott.ssa Federica Marci.
L’incontro si aperto con la domanda:
Cosa si intende quando si parla di disabilità e di inclusione a scuola?
La dott.ssa Fornaro ha messo il punto sulla distinzione tra i termini integrazione ed inclusione come figli di un periodo storico e sociale, che in quanto tali rispecchiano norme e valori dell’epoca in cui nascono. È stato offerto come l’integrazione nasca dal passaggio dalla scuola speciale alla scuola pubblica. Mentre il termine inclusione si inserisce con l’introduzione dei diritti delle persone con disabilità. In tal senso si tratta di scelte politiche e storiche. Il termine inclusione rimanda al senso di comunità, significa colmare il gap che intercorre tra l’alunno e la classe. Il focus passa dal deficit della persona a cosa il contesto offre. In che modo, cioè, entro un determinato contesto si genera e si mantiene la disabilità. Serve considerare, in termini di inclusione, come la persona con disabilità possa essere risorsa per gli altri.
È utile, quindi, focalizzarsi su ciò che c’è e non su ciò che manca.